(mi scuso per gli errori grammaticali e di sintassi, ma l’articolo è tratto da questa FONTE: http://scienzanewthought.wordpress.com)
IL SEGRETO TERAPEUTICO DEL SORRISO (Parte 2)
Abbiamo già parlato nell’articolo precedente dei molti cambiamenti che si verificano nella mente e nelle emozioni quando sorridiamo. E abbiamo anche detto che il sorriso attiva nel cervello molte altre funzioni associate a stati d’animo positivi. Naturalmente, il sorriso rende più facile al nostro stato emotivo di diventare sempre più piacevole, e così promuovere emozioni positive come la gioia, l’entusiasmo e l’autostima, mentre diventano sempre più deboli le risposte di tipo aggressivo o depressivo.
Il sorriso è un potente elemento generatore di reazioni e di circostanze positive
Quindi, sappiamo che sviluppare l’abitudine di rispondere con un sorriso ( sia esso un sorriso interiore, o anche un sorriso esterno volontario) di fronte alle diverse situazioni della vita, genera considerevoli cambiamenti positivi nelle nostre emozioni e nei nostri pensieri. Ora mi piacerebbe raccontarvi come il sorriso provoca tali cambiamenti nella nostra vita, aldilà delle nostre convinzioni e delle nostre emozioni abituali. Il sorriso è in se stesso un potente elemento generatore di reazioni e di circostanze positive dentro di noi ed intorno a noi, ma questo lo vedremo qui di seguito.
Il sorriso è la manifestazione visibile di emozioni positive
Cominciamo parlando di comunicazione e di relazioni interpersonali. Anche se è già abbastanza evidente, forse qualcuno potrebbe non aver considerato in tutto il suo valore il ruolo che gioca il sorriso nella nostra vita, aldilà di una semplice smorfia che esprime felicità o benessere. A cosa mi riferisco? Il fatto che il sorriso è la manifestazione visibile di emozioni positive questo lo sappiamo tutti, ma spesso non consideriamo le sue implicazioni. E sono molte e anche potenti. La manifestazione di un’emozione è un complesso passo evolutivo che l’uomo ha codificato nel profondo del suo cervello nel corso di migliaia di anni, e provoca grandi cambiamenti dentro e fuori di noi senza che nemmeno ce ne rendiamo conto.
L’utilità delle emozioni
Procediamo lentamente. Praticamente tutti i psicologi concordano sul fatto che le emozioni hanno funzioni diverse nella nostra vita ed esistono per farci vivere una vita più complessa. Possiamo dire ad esempio che le emozioni sono alla base delle nostre motivazioni e che danno forza e direzione al nostro modo di agire. Pensate alla rabbia. Se ti arrabbi, il tuo corpo ti mette a disposizione l’energia per agire (colpire, urlare, fuggire, ecc.) ed anche senti la tendenza a comportati in modo aggressivo.
le emozioni disciplinano la comunicazione anche tra individui
Allo stesso modo possiamo capire che le emozioni hanno un’altra importante funzione: quella di regolare la comunicazione tra gli individui. In realtà, le emozioni disciplinano la comunicazione anche tra individui di specie molto diverse, non solo umana. Pensate ad un cane che vede un altro cane avvicinarsi al suo territorio, come comincia ad abbaiare e a ringhiare (ovviamente non si tratta di un problema di desiderio sessuale, perché in quel caso il cane avrebbe trasmesso un repertorio comportamentale diverso). Il cane invasore riceve il messaggio e può rispondere con altrettanti segnali aggressivi oppure sfuggire alla situazione.
La stragrande maggioranza della comunicazione è innata
Quello che voglio evidenziare è che lo stato emozionale di aggressione che sta vivendo il cane si manifesta anche nel suo comportamento, nella sua posizione del corpo, nei suoni che emette, nell’espressione del viso (la posizione della testa, lo sguardo, il movimento del muso e la sua maniera di mostrare i denti). La stragrande maggioranza di questa comunicazione è innata, ed è codificata come un programma istintivo nel cervello dei cani a causa di migliaia di anni di evoluzione della loro specie. Ovviamente, è difficile che non rispondano nel modo in cui questo istinto profondo le detta di fare.
Ed è così profondo e così importante questo sistema di comunicazione che l’interazione avviene non solo tra i membri della stessa specie, ma anche tra specie diverse. Ritorniamo all’esempio del cane, ma ora consideriamo che sei tu quello che sta entrando nel suo territorio proibito. Immagina l’abbaiare, lo sguardo, i grugniti e le zanne esposte del cane e ti rendi conto chiaramente che l’animale non sta mostrando un atteggiamento molto amichevole verso di te.
E’ una reazione naturale e automatica del nostro cervello
In realtà sarà normale che in una situazione di questo tipo il cuore accelera i suoi battiti, i muscoli del tuo corpo si tendono e ti sudano persino le mani, ecc. e questo avviene anche se non sei una persona che ha paura dei cani e anche se il cane fosse dell’amico a cui fai spesso visita e anche se sai che il cane non ha intenzione di farti nulla, è una reazione naturale e automatica del nostro cervello. Comunque tu reagisci così perché il tuo cervello ha registrato in sè un programma molto antico e profondo che si chiama istinto, che ti fa capire che il cane ha intenzione di aggredirti e non puoi evitare che il tuo corpo reagisca appropriatamente a quel tipo di messaggio.
Un sorriso è un’espressione che comunica qualcosa
Beh, succede esattamente la stessa cosa con un sorriso. Un sorriso è giustamente un’espressione che comunica qualcosa, non è soltanto una reazione personale di emozioni positive dentro di te, ma ha la funzione di comunicare uno stato d’animo e quindi di regolare l’interazione che hai con quelli che ti circondano. (Lo stesso vale con tutte le espressioni facciali provocate dalle nostre emozioni come il pianto, il disgusto o il dolore, per esempio).
Ciò produce importanti conseguenze. In primo luogo il sorriso esprime il tuo stato emotivo, parla delle tue motivazioni. Questo è il senso che normalmente consideriamo. Il sorriso come ogni espressione del viso ci dice qualcosa dello stato d’animo di chi lo esprime.
Il nostro viso dice più di mille parole
La sua importanza è che ci permette di sapere qualcosa dell’altra persona per mezzo dell’espressione delle sue emozioni e quindi di scegliere il modo corretto di comportamento adatto al momento. Se la persona ha una faccia arrabbiata o triste, siamo portati a regolare il nostro comportamento in base alle informazioni che essa ci rivela. Ovviamente, le nostre interazioni con gli altri fanno molto affidamento su questo tipo di comunicazione non verbale che si verifica anche in forma inconscia e che di fatto rappresenta il 90% della nostra comunicazione. Teniamo sempre in debito conto che il nostro viso parla più di mille parole.
Cosa accade a chi vede il sorriso?
In secondo luogo, stiamo parlando di un soggetto che ha un’importanza senza limiti, che può trasformare in meglio la vita della gente, ma che non viene molto considerato. Mi riferisco adesso a ciò che accade a chi vede il sorriso, quando ha un bel sorriso di fronte, non a colui che lo esprime. Come abbiamo detto, il cervello umano ha questa e molte altre espressioni facciali, codificate come reazioni istintive molto antiche e profonde, che rappresentano un sistema di comunicazione naturale, una comunicazione non verbale. È per questo motivo che è importante sapere che nel cervello sono già codificate una serie di reazioni molto potenti, automatiche (involontarie) che si verificano ogni qual volta che rilevano queste espressioni facciali in qualcun altro.
In parole più semplici, vi è una reazione istintiva che si verifica inevitabilmente nel nostro cervello quando qualcuno ci sorride, o assume un atteggiamento facciale diverso. E una reazione istintiva, come quando qualcuno ti schiaccia un dito. Tu immediatamente reagisci a questo con dolore e con un movimento repentino che cerca di prevenire ulteriori danni al dito, questo avviene perché istintivamente sei programmato per questa reazione. Infatti, quando si è esposti ad un sorriso il nostro cervello genera una serie di risposte automatiche che tendono a generare uno stato d’animo e mentale determinato ( positivo in questo caso).
L’effetto di un sorriso funziona sempre
Può capitare che in una situazione in cui si è molto preoccupati o depressi, vedendo un bel sorriso non notate subito il cambiamento positivo che viene generato in voi. Questo è possibile perché l’intensità delle emozioni negative che state vivendo è troppo alta rispetto al livello di benessere che vi provoca il vedere un sorriso. Però è più che certo che il vostro cervello ha realizzato un cambiamento nelle sue funzioni che si tramuterà in una tendenza sempre più forte verso un umore migliore di quello che avevate prima di vedere il sorriso.
Naturalmente sappiamo che un sorriso è inopportuno in alcune situazioni e che al vederlo provoca la nostra rabbia, perché lo riteniamo una mancanza di rispetto. Ma ancora una volta, anche se inconsciamente, c’è una parte del nostro cervello che si è attivata e sta già tendendo a verso un umore migliore di prima di aver visto la persona che sorrideva.
Il punto è che quando sorridiamo a qualcun altro, inevitabilmente stiamo provocando un cambio nella sua dinamica mentale, favorendo stati d’animo più positivi e atteggiamenti più aperti verso di noi.
Ecco perché possono essere veramente sorprendenti la serie di modifiche che può innescare un atteggiamento positivo nella vita delle persone. E’ un fatto che poggia su solide fondamenta scientifiche, ovvero, che presentare questo tipo di atteggiamenti ed espressioni del viso agli altri, fa sì che le risposte degli altri siano sempre più positive. Proprio così, non c’è niente di più semplice e facile da mettere in pratica con ottimi risultati. E se pensi che sia esagerato il potere che attribuisco al sorriso, basta ricordare non è soltanto il semplice movimento della bocca che sta causando questi effetti, ma è la conseguenza di migliaia di anni di evoluzione del cervello umano.
Così ora lo sai. E’ un segreto svelato alla luce del sole. Un segreto veramente potente, ma così semplice che non lo prendiamo sul serio. Tutte le vostre relazioni potrebbero ottenere risultati migliori se solo mettete un maggiore impegno per promuovere in voi uno stato d’animo più positivo, con più sorrisi e meno ansietà.
Si tratta di mostrare soltanto un sorriso sincero
Si tratta di sorrisi veri, ovviamente, non di quelli che gli altri li sentiranno come finti. Comunque non è troppo difficile tracciare un vero sorriso, anche se non stiamo brillando di allegria. Si tratta di mostrare soltanto un sorriso sincero. Vedrai meno ostilità e una maggiore accettazione negli altri.Vedrai più comprensione e più affinità. Vedrai più amici e meno estranei. Vedrai di più il meglio dagli altri e di te stesso.
In effetti, è sorprendente. Praticalo e vedrai.
Tanti saluti. Sebastiano
fonte: SORRISO ESTERNO E SORRISO INTERNO – PARTE 2.